S
T I M O L I I N T E R I O R I
Provate
a pensare ad uno dei posti più belli in cui siete mai stati.
Ricordatevi dello stupore, l'emozione, dei particolari che vi hanno
colpito così tanto da rendere quell'esperienza indimenticabile. È
fantastico non è vero? Ora però, provate a pensare come sarebbe la
stessa esperienza, se si avesse la possibilità di tornare nello
stesso luogo tutte le settimane per un anno; continuerebbe ad essere
la stessa meravigliosa esperienza? Obiettivamente il luogo in sè
rimarrebbe meraviglioso, ma dubito che ogni settimana lo stesso luogo
potrebbe farci sentire le medesime emozioni.
Riflettendo
bene sull'esperienza ricordata, a quali conclusioni potremmo
arrivare? Possiamo ancora considerare che ciò che abbiamo
sperimentato fosse stato dipeso dal luogo? Forse dalle persone che
erano con noi? Dal clima? Beh! intanto che ci pensate, una cosa molto
significativa e bene non dimenticarla, ovvero che tutto quello che è
accaduto, qualunque sia stata l'emozione, il pensiero, la percezione
sensoriale, tutto ciò è avvenuto dentro di noi. Esclusivamente
dentro di noi.
Infatti,
se anche per assurdo lo stesso luogo ogni volta dovesse stimolarci,
ciò non potrebbe che continuare a ripetersi al nostro interno.
Tuttavia non mi sto riferendo al fatto di dare o meno per scontato
quello che viviamo, perchè sarebbe assolutamente normale abituarsi
ad un'esperienza se la si ripete in continuazione, proprio come se
guardassimo per cento volte lo stesso film. Ciò a cui mi riferisco,
riguarda unicamente a come invece ci rapportiamo con un certo tipo di
percezione interiore.
Per
l'Hatha Yoga non è diverso, infatti è un'esperienza positiva che
ogni settimana le persone ripetono recandosi ad un corso, un pò come
se ciò rappresentasse la possibilità di ritornare in un luogo che
ci ha affascinato. Questa affermazione non rappresenterà la totalità
delle motivazioni di chi pratica, però non è così lontano dalla
realtà riconoscere che il più delle persone, seguono un corso di
Yoga unicamente per ripetere l'esperienza di sentirsi meglio con se
stesse.
Ma
se davvero lo Yoga insegnasse a rilassarsi, perchè le persone che lo
praticano continuano ad avere bisogno di praticarlo? E comprensibile
per un principiante che debba apprendere le Asana, ma una volta
acquisite le tecniche che senso avrebbe continuare a seguire un
corso. Non è un gioco di squadra! Non sarebbe sufficiente continuare
a praticare da soli? Cos'è che in realtà cerchiamo quando vogliamo
stare bene, quando ricordiamo una bella esperienza e vogliamo
ripeterla? La seconda volta non sarà mai uguale al fascino della
prima, mai, non si ripeterà più nello stesso modo, ma noi vogliamo
che ciò accada. In questo modo però si rischia come di ritornare
ogni volta nello stesso luogo, arrivando al punto inevitabile di
perderne qualsiasi interesse.
Che
avvenga in un luogo particolare o ad un corso di Yoga, ogni volta che
sperimentiamo qualcosa ciò non potrà che avvenire al nostro
interno. Nessuno ha mai fatto esperienze al di fuori di se stesso, di
nessun tipo, che si tratti di rilassamento, di gioia, amore,
desiderio o anche di paure, delusioni e sofferenza. Ogni cosa avviene
dentro di noi, però facciamo l'errore di considerare questi stimoli
come se fossero qualcosa di esterno che ad un certo punto ci
travolgono. Tuttavia nessuno di noi va a sbattere contro la
delusione, oppure contro l'amore, non sono dei muri che si
frappongono improvvisamente sulla nostra strada.
Tanto
nel luogo meraviglioso a cui prima avete pensato, quanto ad una
lezione di Yoga, può accadere improvvisamente che ad un certo punto
scatti dentro di noi qualcosa, in questo ragionamento di tipo
positivo, ma vale ovviamente anche per le emozioni opposte. Qualcosa
scatta, noi possiamo solo osservarlo, ma non siamo in grado di
spiegare le ragioni del perchè accada se non per associazione.
Possiamo solo descrivere come ci siamo sentiti, limitandoci così nel
considerare che tutto ciò sia derivato dall'esterno, e nel caso di
esperienze positive le desideriamo ripetere, mentre quelle negative
ci spaventano.
Eppure
ciò che avviene dentro di noi non è di tipo casuale, può anche
attivarsi involontariamente, ma le sensazioni che proviamo non sono
casuali, voglio dire, se sei preso da una sensazione gioiosa non ti
brucerà lo stomaco! Quindi, c'è da chiedersi, prima che il caso non
stimolasse qualche processo al mio interno, fino a quel momento come
mi sentivo? Ne ero consapevole? Prima di rilassarmi con una lezione
di Yoga, ero consapevole di quanto stress avessi accumulato?
C'è
chiaramente un grossa differenza tra un luogo piacevole e la pratica
dello Yoga, anche se fino ad un certo punto si potrebbero ricevere da
entrambe le cose degli stimoli analoghi. Ad ogni modo serve un
impulso affinchè la nostra attenzione venga rivolta all'interno, e
lo Yoga è una disciplina che ci consente di ripetere un'esperienza
con il fine di prenderne consapevolezza. Non è una scorciatoia, ma
se la pratica è applicata con la giusta intenzione si può essere
certi di ottenere i risultati, poichè tutto questo avviene al nostro
interno; infatti partendo da una conoscenza è possibile sperimentare
una particolare condizione.
Non
tutti se ne accorgono, almeno fino a quando non glie lo fai notare,
ma ognuno di noi può constatare che durante il giorno la nostra
qualità interiore cambia da sola. Forse è difficile coglierne
l'impulso, ma a volte abbiamo dei momenti di gioia improvvisa, dopo
alcune ore magari ci sentiamo stanchi, e dopo ancora ci viene voglia
di fare delle attività. Nessuno può negare di aver sperimentato
questi alti e bassi nella propria giornata, e forse non ci è mai
nemmeno venuto il dubbio che con essi si possa interagire.
Lo
Yoga sembra poterci dare questa possibilità, ci consente di fare
esperienza sulle interazioni, ci consente di osservare su base
volontaria il funzionamento di particolari processi interiori. Ma
dobbiamo poi essere noi a mantenere questi processi regolati, poichè
lo Yoga e le Asana sono "solo" degli strumenti per
acquisire una maggiore conoscenza di sè.
Vivere
a volte è come guidare una macchina, che nel momento in cui decidi
di svoltare a destra lei da sola svolta a sinistra, è difficile
andare dritti in questo modo. Praticare Yoga invece, ti fa rendere
conto che fino a quel momento non ti sei mai nemmeno preoccupato di
capire dove fosse il volante.